Industria 4.0: quali sono i benefici effettivi e concreti che le imprese possono ottenere?

Un aumento di 10 miliardi degli investimenti privati in innovazione nel 2017 (da 80 miliardi a 90 miliardi), 11,3 miliardi di spesa privata in più nel triennio 2017-2020 per la ricerca e lo sviluppo, un incremento di 2,6 miliardi dei finanziamenti privati, soprattutto nell’early stage, per il periodo iniziale d'investimento. Un impegno pubblico di 13 miliardi di euro, distribuito in sette anni tra il 2018 e il 2024 per la copertura degli investimenti privati sostenuti nel 2017, attraverso il contributo di SUPERAMMORTAMENTO, IPERAMMORTAMENTO, Beni strumentali Nuova Sabatini, e investimenti supportati dal credito di imposta per la ricerca.
Sono alcuni dei numeri del < strong >Piano nazionale “Industria 4.0” (I4.0) con il quale si vuole indicare la quarta rivoluzione industriale che ha l'obiettivo di portare a una produzione quasi integralmente basata su un utilizzo di macchine intelligenti, interconnesse e collegate ad internet. Il piano italiano segue analoghe iniziative avviate negli Stati Uniti, in Germania e in Francia.

L’obiettivo del Mise è anche quello di portare, entro il 2020, in tutte le azien¬de italiane la banda larga alla velocità di 30Mbps e almeno il 50% alla velocità di 100Mbps. Vediamo quindi nel dettaglio le 4 agevolazioni che sono state meglio definite o modificate nella Legge di Stabilità 2017.

CREDITO D’IMPOSTA PER LA RICERCA e SVILUPPO

Rispetto alla precedente normativa, viene esteso di un anno, ovvero fino al 31 Dicembre 2020 il periodo di tempo nel quale devono essere effettuati gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo da parte delle imprese per poter beneficiare del suddetto credito d’imposta.
A decorrere dal 2017, inoltre, la misura dell’agevolazione è elevata dal 25 al 50% delle spese incrementali sostenute rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi di imposta precedenti a quello in corso al 31/12/2015.

L’importo massimo annuale del credito riconosciuto è elevato da 5 a 20 milioni di Euro; rimane la condizione che siano sostenute attività di R&S almeno pari a 30.000,00 €.
Sono ammissibili le spese relative a personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo, non essendo più richiesta la qualifica di “personale altamente qualificato”. Le novità introdotte hanno efficacia a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso il 31 Dicembre 2016.

IMPERAMMORTAMENTO&SUPERAMMORTAMENTO

Nell’ambito della Legge di Stabilità 2017 hanno rivestito notevole importanza il debutto dell’iperammortamento 250% e il rilancio del superammortamento 140%, il quale era stato introdotto dalla precedente Legge di Stabilità, misure entrambe volte a potenziare gli investimenti delle imprese nel presente anno.
L’iperammortamento 250%,volto a favorire i processi di trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave Industria 4.0, è rivolto a tutte le imprese e si traduce nella possibilità di applicare una maggiorazione del 150% del costo di taluni beni digitali o ad alto valore tecnologico, acquisiti a titolo di proprietà o di leasing, ai fini della determinazione dei canoni leasing e degli ammortamenti deducibili dalle imposte sui redditi, con un risparmio effettivo pari al 36% del costo.

Insieme alla Legge di Stabilità è stato pubblicato anche un elenco dei beni ammissibili ad IperAmmortamento.

Il SuperAmmortamento 140% consiste invece nella maggiorazione del 40% del costo di acquisto di beni strumentali sempre ai fini della determinazione degli ammortamenti e dei canoni di leasing deducibili dalle imposte sui redditi.

Sono oggetto dell’agevolazione gli investimenti effettuati nel 2017 per beni consegnati entro il 30 Giugno 2018, per i quali è stato pagato un anticipo superiore al 20% entro il 31/12/2017.

NUOVA SABATINI

La misura, prorogata di due anni, ovvero fino al 31 Dicembre 2018, è rivolta alle micro, piccole e medie imprese operanti in tutti i settori, inclusi agricoltura e pesca, e prevede l’accesso ai finanziamenti e ai contributi a tasso agevolato per gli investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali in impresa e attrezzature nuove di fabbrica ad uso produttivo, nonché per gli investimenti in hardware, software ed in tecnologie digitali.

Per favorire la transazione del sistema produttivo alla manifattura digitale, sono ammessi alla misura agevolativa gli investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID), per i quali il contributo statale in conto impianti è maggiorato del 30% rispetto alla misura massima stabilita dalla disciplina vigente.

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